DENTRO L’INAR - La fabbrica di Romanengo dove si teneva l’amianto

Una volta si tesseva l’amianto, a Romanengo. L'Inar è stata la fabbrica dove questo succedeva ogni giorno, dove decine di donne e di uomini hanno lavorato materie nocive per anni, sacrificando vite. Perché? Quali sono stati i motivi che hanno reso possibile tutto questo? Le vicende di questa fabbrica del Cremasco sono state emblematiche, nel loro svolgimento e nei contesti nei quali sono maturate, simili a quelli di tante altre realtà industriali italiane del dopoguerra, spesso operanti senza i dovuti controlli. Progresso e rischi per la salute, reddito e malattia, preoccupazione e coraggio. Questi i contrasti che il libro racconta e che la storia dell'Inar porta alla luce in modo nitido, senza nascondere i fatti salienti, le fasi più delicate. La narrazione è fatta soprattutto dalle persone che hanno lavorato e che si sono occupate dell'azienda. Sono le loro distinguibili parole a mettere a fuoco i fotogrammi di un film particolare, che il Centro Galmozzi ha affrontato consultando diversi documenti e testimonianze. È un metodo che spesso porta alla verità.